18 novembre 2012

mercato della casa - sempre peggio

compravendite immobili -
settore RESIDENZIALE -I semestre
-Argomento poco allineato con quelli di solito qui trattati, merita comunque la nostra attenzione, anche solo per guardare ai puri numeri che, almeno questa è l'impressione, il sistema dei media sembra un poco sottacere. Ci riferiamo al mercato immobiliare, che continua nella sua caduta inarrestabile, e ci interessa per gli importanti risvolti che ha e potrà avere sulla vita di tutti noi, se solo consideriamo l'importanza che riveste il bene "casa" per le nostre famiglie. 
Interessante, a questo proposito, la Nota Trimestrale - Andamento del mercato immobiliare nel II semestre 2012 Allegato Statistico curata dall’AGENZIA DEL TERRITORIO  e diffusa il 27 settembre scorso. Rispetto alle vette toccate nell’ormai lontano 2006, il mercato delle abitazioni si è ormai dimezzato (e per gli altri settori, terziario e produttivo le cose vanno anche peggio).
Il 2° trimestre 2012 mostra tassi tendenziali fortemente negativi per tutti i comparti. Il settore residenziale mostra, rispetto al II trimestre 2011, un pesante calo degli scambi pari al -25,3%, aumentando così il calo rilevato nel primo trimestre del 2011. Continua la contrazione degli scambi anche negli altri settori i settori: il terziario perde il 32,7%, seguito dal commerciale (-28,5%) e infine dal produttivo (-26,4%).
Interessante, a questo punto, il raffronto su base semestrale, anche guardando al solo settore residenziale. Circa 440.000 le abitazioni comprate/vendute nei primi sei mesi del 2006 e meno di 230.000 quelle del primo semestre 2012. Trascurabili le differenze tra le diverse zone d’Italia: nel 2006 le compravendite sono state 91.030 al Sud, 117.090 al Centro e 231.512 al Nord; nei primi sei mesi di quest’anno i numeri sono, rispettivamente, 49.067, 64.582 e 116.046.
Volendo riportare il tutto a percentuale e fatti 100 i valori del 2006, vediamo che le compravendite sono state 55 e 54 al Centro e al Sud e 50 nelle regioni del Nord.
Quale ulteriore elemento di analisi, merita il raffronto con i primi sei mesi del 2011, che ci danno piena conferma di una situazione ben lontana dal trovare un tangibile miglioramento. La caduta delle compravendite di immobili residenziali, infatti, vede un lieve recupero nei primi sei mesi del 2010 sul 2009, ma la caduta nell’ultimo biennio è davvero forte e inarrestabile.
Sempre fatto 100 il valore massimo del 2006, vediamo che le transazioni del primo semestre 2011 sono state pari a 70 per il Centro e per il Sud e pari a 65 per il Nord, con percentuali, dunque, ben più alte di quelle dell’anno in corso.
Lasciamo agli esperti qualsiasi tentativo di previsioni per il futuro. Di sicuro c’è che oggi gli Italiani fanno davvero fatica a comperare casa e, al contempo, va registrato che negli anni passati si è costruito troppo, aldilà di ogni possibile capacità del mercato di assorbire quanto è stato edificato. Resta l’impressione che i prezzi delle abitazioni, così stando i numeri e il trend del mercato, calano meno di quel che dovrebbero fare secondo la legge di mercato.
Per concludere, l’ulteriore caduta delle transazioni rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso e la difficoltà sempre più accentuata nell’accedere al credito da parte delle famiglie e delle giovani coppie, non inducono certo all’ottimismo per questo settore.

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