compravendite immobili - settore RESIDENZIALE -I semestre |
-Argomento poco allineato con quelli di solito qui trattati, merita comunque la nostra attenzione, anche solo per guardare ai puri numeri che, almeno questa è l'impressione, il sistema dei media sembra un poco sottacere. Ci riferiamo al mercato immobiliare, che continua nella sua caduta inarrestabile, e ci interessa per gli importanti risvolti che ha e potrà avere sulla vita di tutti noi, se solo consideriamo l'importanza che riveste il bene "casa" per le nostre famiglie.
Interessante, a
questo proposito, la
Nota Trimestrale - Andamento del mercato immobiliare nel II semestre
2012 Allegato Statistico curata dall’AGENZIA DEL TERRITORIO e
diffusa il 27 settembre scorso. Rispetto alle vette
toccate nell’ormai lontano 2006, il mercato delle abitazioni si è ormai
dimezzato (e per gli altri settori, terziario e produttivo le cose vanno anche
peggio).
Il
2° trimestre 2012 mostra tassi tendenziali fortemente negativi per tutti i
comparti. Il settore residenziale mostra, rispetto al II trimestre 2011, un
pesante calo degli scambi pari al -25,3%, aumentando così il calo rilevato nel
primo trimestre del 2011. Continua la contrazione degli scambi anche negli
altri settori i settori: il terziario perde il 32,7%, seguito dal commerciale (-28,5%)
e infine dal produttivo (-26,4%).
Interessante, a
questo punto, il raffronto su base semestrale, anche guardando al solo settore
residenziale. Circa 440.000 le abitazioni comprate/vendute nei primi sei mesi
del 2006 e meno di 230.000 quelle del primo semestre 2012. Trascurabili le
differenze tra le diverse zone d’Italia: nel 2006 le compravendite sono state
91.030 al Sud, 117.090 al Centro e 231.512 al Nord; nei primi sei mesi di
quest’anno i numeri sono, rispettivamente, 49.067, 64.582 e 116.046.
Volendo riportare il
tutto a percentuale e fatti 100 i valori del 2006, vediamo che le compravendite
sono state 55 e 54 al Centro e al Sud e 50 nelle regioni del Nord.
Quale ulteriore
elemento di analisi, merita il raffronto con i primi sei mesi del 2011, che ci
danno piena conferma di una situazione ben lontana dal trovare un tangibile
miglioramento. La caduta delle compravendite di immobili residenziali, infatti,
vede un lieve recupero nei primi sei mesi del 2010 sul 2009, ma la caduta
nell’ultimo biennio è davvero forte e inarrestabile.
Sempre fatto 100 il
valore massimo del 2006, vediamo che le transazioni del primo semestre 2011
sono state pari a 70 per il Centro e per il Sud e pari a 65 per il Nord, con
percentuali, dunque, ben più alte di quelle dell’anno in corso.
Lasciamo agli esperti
qualsiasi tentativo di previsioni per il futuro. Di sicuro c’è che oggi gli
Italiani fanno davvero fatica a comperare casa e, al contempo, va registrato
che negli anni passati si è costruito troppo, aldilà di ogni possibile capacità
del mercato di assorbire quanto è stato edificato. Resta l’impressione che i
prezzi delle abitazioni, così stando i numeri e il trend del mercato, calano
meno di quel che dovrebbero fare secondo la legge di mercato.
Per concludere,
l’ulteriore caduta delle transazioni rispetto ai primi sei mesi dell’anno
scorso e la difficoltà sempre più accentuata nell’accedere al credito da parte
delle famiglie e delle giovani coppie, non inducono certo all’ottimismo per
questo settore.
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