Vi sono, tuttavia, alcuni casi
che più di altri meritano la nostra attenzione, come nel caso della preside
(chiamiamola, se vogliamo, “dirigente scolastica”) della provincia di Lecce che
ha diramato una circolare in cui si vieta al personale scolastico qualsiasi
contatto fisico con gli alunni: "Non è consentito per nessun motivo,
toccare i ragazzi e le ragazze, né abbracciandoli/e né prendendoli/e per mano,
né baciandoli/e sulla guancia”.
17 marzo 2014
La Preside vieta di "toccare i bambini"
--Alcuni episodi di ordinaria
burocrazia e di pessima amministrazione fanno parte del panorama italiano e,
quasi, non ce ne meravigliamo. Da tempo ci provano le lucide – ma inascoltate –
denunce della Milena Gabanelli, di Gianantonio Stella e Rizzo e via elencando. Ci
abbiamo ormai quasi fatto il callo della rassegnazione…
4 marzo 2014
come vanno i nostri studenti
-Fa piacere che, ultimamente, si
sia ripreso a parlare di scuola nel nostro, evidenziando l’importanza che essa
riveste per il futuro degli Italiani e prendendo atto della situazione di
degrado delle strutture scolastiche e delle difficoltà che i diversi istituti
devono affrontare.
Ben noti sono gli altri malanni
che interessano il nostro sistema scolastico, a cominciare da quelli
riguardanti il corpo docenti, da troppo tempo abbandonato in una sorta di
limbo, povero di soddisfazioni (professionali, motivazionali, economiche) e
anche – diciamolo pure – privo di qualsiasi rischio per quanto riguarda la
sicurezza del posto di lavoro.
Nonostante tutto e senza ben
sapere come ciò possa avvenire, la scuola italiana – tutto sommato e grossomodo
– ancora funziona e per sapere a che livello siamo messi ci aiutano i risultati
dell’indagine PISA di due anni fa, da cui emerge un’Italia da metà classifica tra
i diversi Paesi più avanzati e divisa tra un nord che si colloca ben a di sopra
della media OCSE, un centro allineato alla media, un meridione parecchio più in
basso.
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