23 settembre 2014

Adolescenza e sviluppo del cervello

Una testimonianza “antica”, che dimostra che gli adolescenti ci sono sempre stati e non è vero che l’adolescenza è un’invenzione moderna: alcuni scheletri di nativi americani ritrovati in fondo a un dirupo: “è probabile che qualche amante dell’avventura abbia fatto un passo di troppo e sia precipitato. Gli scheletri appartenevano a ragazzi adolescenti”.
Inizia così l’articolo del prof. R. Sapolsky, della Stanford University, dedicato al tema dell’adolescenza, espone una serie di dati a supporto di una ben precisa tesi: l’adolescenza è una fase unica nella vita dell’essere umano ed è contraddistinta non da specifici fattori fisiologici dai quali discendono i tratti tipici di questa età, che è singolare non solo per come ci comportiamo, ma anche per ciò che succede nel nostro cervello.
Si comincia da quelli che sono gli elementi caratterizzanti dell’adolescenza, “periodo della vita in cui è più probabile che una persona entri in una setta, uccida o sia uccisa, inventi una nuova forma

5 settembre 2014

tutto sotto controllo e nessun posto dove nascondersi

“Sotto controllo” di Glenn Greenwald lo si legge come una classica spy story… se non fosse che le cose raccontate sono terribilmente vere e ci viene da sorridere se pensiamo a quanto paventato da Orwell in “1984”.
Il 5 giugno 2013, The Guardian ha pubblicato un ordine “top secret” della Corte di Sorveglianza Straniera deli Stati Uniti (FISC), con il quale si ordina all'azienda telefonica Verizon Communications di fornire "quotidianamente" con il sistema metadata tutte le chiamate all'interno degli Stati Uniti e di tutte le chiamate effettuate tra gli Stati Uniti e all'estero. 
Il 6 giugno, ha rivelato l'esistenza di PRISM, un programma di sorveglianza elettronica che consente alla NSA di accedere alla posta

2 settembre 2014

Social-network: per un uso consapevole

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Siamo prossimi alla ripresa della scuola e si ripropongono alla nostra attenzione, di genitori e di insegnanti, le problematiche legate all’uso di Internet in generale e dei social-network in particolare.
Inutile discettare sull’utilità di questi strumenti e sulle loro potenzialità. Allo stesso tempo, siamo tutti consapevoli che possono rappresentare anche fonte di pericolo, così come è insito in qualsiasi strumento creato dall’uomo: per banalizzare, anche un banalissimo martello può essere fonte di pericolo…In aggiunta, per quanto riguarda i social-network, c’è il fatto che i nostri figli, cioè quelli che noi adulti dovremmo tutelare e salvaguardare dai pericoli, ne sanno più di noi e usano questi strumenti con modalità e con agilità che ci lasciano sorpresi e dubbiosi.
E’ interessante e di utile lettura, a questo proposito, un agile documento prodotto dal “Garante per la protezione dei dati personali” (o garante per la privacy, se vogliamo), che fornisce alcune dritte in merito all’uso dei social-network, con il pregio  di essere di agevole lettura e molto chiaro nella formulazione.
Innanzitutto, quasi a premessa, viene ben evidenziato che non esiste più una separazione tra la vita “on-line” e quella “off-line”, perché “quello che scrivi e le immagini che pubblichi sui social network hanno quasi sempre un riflesso diretto sulla tua vita di tutti i giorni, e nei rapporti con amici, familiari, compagni di classe, colleghi di lavoro”.