Nel 1972 tre
ingegneri spiantati della C alifornia
costruiscono il prototipo di videogioco: nasce così quella che possiamo
definire una nuova era.
E’ il 29 novembre del
lontano 1972, quando Nolan Bushnell
presenta il primo modello di Pong, il padre di tutti i giochi elettronici
domestici: uno scatolotto in legno arancione con un monitor e due rotelle ai
lati.
E’ questo, per quanto
quel cassone di legno possa apparirci rozzo e rudimentale, il progenitore da cui
sarebbero poi nati il Game Boy, la Play Station , l’X-Box
e tutto il resto.
I due amici coinvolgono un terzo ingegnere, Allan Alcorn, ex collega di Dabney.
Gli raccontano una
bufala di quelle strepitose, e cioè che la General Electric
avrebbe loro commissionato un gioco elettronico che mimi il tennis. Alcorn si
fa convincere e inizia a lavorare, tanto che nel giro di tre mesi il videogame
è fatto e finito, battendo sul tempo la concorrenza di Ralph Baer, padre della
Magnavox Odissey, che già ci stava lavorando.
Su sfondo
assolutamente nero, si muovono in verticale due barrette bianche, simulando le
racchette; una pallina rimbalza tra loro cambiando direzione a seconda di come
viene colpita e aumenta di velocità man mano che il gioco prosegue. Per muovere su e gù le racchette si azionano
due manopole di legno a lato della cabina centrale.
Una fessura a lato
per inserire le monete completa il nuovo marchingegno. Per testarlo chiedono al
proprietario del loro locale preferito, l’Andy C app’s
C avern di Sunnyvale, di appoggiarlo
sopra un barile, proprio a fianco del flipper. Il successo è immediato.
I tre costruiscono
altri dodici modelli e nel novembre 1972 parte la prima produzione in serie.
Alla fine dell’anno hanno venduto trecento cabinati a 937 dollari l’uno. Nasce
così la Syzygy, che deve presto cambiare nome per un caso di omonimia,
diventando Atari.
Un giorno al campanello
suono Steve Jobs. Ma questa è un’altra storia.
Vent’anni
fa - il primo sms
Il 3 dicembre 1992
compare sullo schermo (piccolo e grigio) di un telefono il primo SMS della
storia. Un seplice “Merry C hristmas”
inviato da Neil Papworth, giovane tecnico (22 anni) impiegato presso la sede Vodafone di
Newbury, in Inghilterra.
Questo primo SMS
viene digitato da un PC , perché i
telefoni “portatili” di allora non hanno ancora le lettere sulla tastiera… E da
quel giorno i telefoni non sarebbero serviti soltanto per telefonare.
Il primo SMS lanciato
da telefono è di pochi mesi dopo, all’inizio del 1993: a digitarlo è Riku
Pihkonen, stagista finlandese alla Nokia.
Il nuovo servizio,
dunque, nasce quasi per caso, ideato per inviare informazioni dai gestori ai
clienti e nessuno, all’inizio, pensa che potrebbe servire per la comunicazione
personale.
La diffusione degli
SMS è impressionante: 17 miliardi quelli scambiati nel 200; 500 miliardi nel
2004; 4.100 miliardi nel 2008…
Ovvio che, a distnaza
di vent’anni, l’SMS debba oggi affrontare la sfida di altri e nuovi strumenti
per comunicare. Vent’anni, per l’elettronica/informatica sono un’era…
geologica.
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