Vi sono, tuttavia, alcuni casi
che più di altri meritano la nostra attenzione, come nel caso della preside
(chiamiamola, se vogliamo, “dirigente scolastica”) della provincia di Lecce che
ha diramato una circolare in cui si vieta al personale scolastico qualsiasi
contatto fisico con gli alunni: "Non è consentito per nessun motivo,
toccare i ragazzi e le ragazze, né abbracciandoli/e né prendendoli/e per mano,
né baciandoli/e sulla guancia”.
Emblematico l'assoluto "non è consentito PER NESSUN MOTIVO, toccare i ragazzi e le ragazze": anche se un bambino piange disperato perchè è in crisi o si è fatto male? niente da fare, "per nessun motivo" si può "TOCCARE". Va bene evitare gesti eccessivi o troppo confidenziali, come può essere il "baciandoli/e sulla guancia", ma "toccare" vuol dire proprio "guai a chi tocca"...
Non sappiamo se per delirio di onnipotenza o per esorbitante desiderio di tutelare se stessa da ogni pur minimo imprevisto, la preside in questione ha pensato bene di risolvere ogni dubbio tagliando alla radice la questione: da ora in poi, a nessuna maestra sarà consentito prendere per mano un bambino o sfiorare il capo di uno scolaro che si trova un po’ impacciato mentre sta svolgendo un compito per lui molto impegnativo.
Non sappiamo se per delirio di onnipotenza o per esorbitante desiderio di tutelare se stessa da ogni pur minimo imprevisto, la preside in questione ha pensato bene di risolvere ogni dubbio tagliando alla radice la questione: da ora in poi, a nessuna maestra sarà consentito prendere per mano un bambino o sfiorare il capo di uno scolaro che si trova un po’ impacciato mentre sta svolgendo un compito per lui molto impegnativo.
Guai! Bandito per decreto
dirigenziale qualsiasi contatto fisico, “al
fine di tutelare la sicurezza di tutti”.
Ci ha pensato, la sig.ra
Preside, che tipo di scuola uscirà grazie alla sua circolare? E che tipo di
rapporti umani potranno instaurarsi tra persone che sono state educate e
cresciute considerando “qualsiasi contatto fisico” come un gesto sconveniente, da cui è necessario difendersi?
A questo proposito, ci sembra
equilibrato e ben impostato l’articolo di Anna Di Gennaro, pubblicato sul
Sussidiario di oggi e che riportiamo integralmente, per quanti avranno la
pazienza e l’interesse a leggerlo.
La maestra appoggia la mano sulla spalla di due scolari: da condannare!! |
La preside vieta di "toccare i bambini",
ma Pierino chi lo educa?
Quando un dirigente scolastico non riesce a gestire la situazione
della sua scuola o qualche fatto fuori dalla norma già accaduto di cui tenere
nascosta la notizia vera e propria, per
"tutelarsi" adotta alcune strategie da manuale del perfetto incapace.
O fa gli scongiuri augurandosi di terminare l'anno in corso con insegnanti
palesemente malati in "regolare servizio" tenuti a bada affinché non
esplodano. Oppure, pur di non finire sui giornali per casi di maltrattamenti, scrive una circolare che rasenta il
ridicolo sia dal punto di vista pedagogico sia da quello della comunicazione,
specie nelle scuole elementari. Ed è
logica la reazione del corpo docente che dissente apertamente dall'imposizione
della circolare stessa.
"Non è consentito per nessun
motivo, toccare i ragazzi e le ragazze, né abbracciandoli/e né prendendoli/e per
mano, né baciandoli/e sulla guancia. Questo al fine di tutelare la sicurezza di
tutti". Doveva accadere anche questo fatto, se mai ce ne fosse
bisogno, ad avvalorare la mia convinzione che alcuni dirigenti scolastici non
sono all'altezza né del loro compito educativo né di quello manageriale.
Infatti, se in una scuola primaria la dirigente scolastica arriva al punto di diffondere
una circolare tassativa che intima agli insegnanti di non dare la mano ai
bambini e vieta qualsiasi contatto tra personale e alunni, qualcosa di serio
deve essere accaduto, ma si preferisce teorizzare la scorciatoia di bandire "qualsiasi contatto fisico"
piuttosto che verificare chi abbia ecceduto, nel caso ci fosse, con eventuali palpeggiamenti.
Accade a Lizzanello in provincia
di Lecce e la cronaca evidenzia che sono pure previste "sanzioni disciplinari"
in caso di inosservanza. A chi? Alla maestra premurosa che passando tra i
banchi durante una verifica sfiorerà il capo del solito Pierino un po'
pasticcione il quale grazie a quel gesto riuscirà a raccapezzarsi meglio e a
lavorare rassicurato dalla presenza vigile e attenta di chi lo conosce bene? O forse
l'invito è diretto a chi prende per mano la bimba timida e riservata cui è bene
far sentire la propria fermezza nell'accompagnarla, soprattutto se dimostra
insicurezza nell'affrontare alcuni ostacoli, compresa la semplice camminata in
palestra sull'asse d'equilibrio?
Ma questi sono episodi assai
frequenti che non necessitano di siffatti proclami
fuori dalla realtà e che non tengono in conto la possibile ricaduta
pericolosamente negativa di tali dettami deliranti. In primo luogo sugli
alunni, che potrebbero rimanere inibiti e vedere mostri ovunque anche quando
non esistono.
Com'è noto la realtà supera la
fantasia e il film Monsieur Lazhar andrebbe visto e commentato dalla sprovveduta
dirigente e dal corpo docente della sua scuola. La maestra suicida, che il protagonista
sostituisce egregiamente e teneramente, era stata proprio sconvolta da pesanti
insinuazioni derivanti da presunte "coccole" ritenute eccessive.
In secondo luogo sulle famiglie,
che fraintenderanno ogni dichiarazione del loro figliolo nel caso riferisse di
una semplice carezza d'incoraggiamento dell'insegnante.
In terzo luogo l'incauta
dirigente diffonderà ansia e smarrimento tra i docenti abituati a frequentare
un luogo di lavoro notoriamente a rischio di stress e conseguente usura
mentale. Così facendo, apparentemente allo scopo di "evitare pettegolezzi", la dirigente scolastica è
riuscita ugualmente a far parlare di sé. Ma per l'ignoranza che dimostra e per
il poco coraggio di dare un nome e un giudizio sano ai fatti che accadono,
quand'anche siano spiacevoli.
Senza scomodare illustri
pedagogisti che su questo tema hanno argomentato adeguatamente e abbondantemente,
mi permetto di segnalare alla dirigente che falsificare la sua azione come preventiva
di episodi sgradevoli è follia. E la sua geniale dichiarazione di "tutela
della sicurezza di tutti" una vera presa in giro...
ANNA DI GENNARO
IL SUSSIDIARIO, lunedì 17 marzo 2014
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